Entro l'anno...speriamo: #untobisunto contest più "legato" cap. XXI e estemporaneo cronache civitesi cap. XIII

Il fine anno oramai non è lontano. Curiosamente, ci sarebbe da dire che date le incertezze degli anni a venire si fanno difficili gli obiettivi a lungo termine, anche se quantomeno uno rimane sicuro: terminare il mio e-book n.7 in quanto legato. Entro la fine dell'anno mi auguro di riuscire a pubblicare ulteriori capitoli. Non dico che per la fine di dicembre sarà terminato (troppo presto), ma quantomeno dovrà arrivare a buon punto. Allo scopo, quindi, complice il tema del contest che largamente permette, più sotto andrò avanti con il cap. XXI della storia di Abigail. Se poi rimane spazio in seguito alle mie solite lungaggini, andrei avanti pure con le vicende civitesi riguardanti i nuovi protagonisti dell'immaginaria città alle soglie del quarto millennio (ok, Civitopia sarà pure immaginaria e per la fine del 2900 mancano circa nove secoli, ammesso e non concesso che l'Apocalisse si abbatta tempo avanti su questo povero pianeta, ma parecchio di quanto vi avviene ha a che fare con le crudezze reali da ventunesimo secolo), Secondina e Mimmo. Ma prima di dedicarmi alla vena letteraria, accennerei a un obiettivo verso il quale nutro indecisione (lo faccio entro l'anno o aspetto ancora?😅): si tratterebbe dell'apertura di almeno uno scrigno dCrops. Poichè la spin wheel quotidiana mi sta permettendo di vincere bene, il mio magazzino di scrigni è ben rifornito, come potete vedere dal printscreen:

Mi scuso per aver dovuto ridurre lo zoom della pagina al 30%, ma lo strumento di cattura non può riprenderla per intero quando c'è da scorrere la barra. Ci sto pensando, se aprirne uno entro il 31 dicembre, ma sono troppo indecisa🤣. Ma ora, come promesso, avanti con il cap. XXI del mio legato. Come al solito, prima in spagnolo e poi in italiano.


ESPAÑOL
ABIGAÍL LA SABIA: UNA MUJER FANTÁSTICA: capítulo XXI
-Perdone mi atrevimiento, ama Abigaíl- continuó el mayordomo.
-Debido a que la ruina está a punto de estrellarse sobre mi amo Nabal y sus hermanos, no pude evitar recurrir a su sabiduría. Si alguien puede salvar la casa de mi amo, esa es usted. Como sabe, es imposible hablar con el señor Nabal.
Por supuesto, Abigaíl sabía muy bien lo imposible de argumentar con su esposo. Que siempre seguía siendo Nabal, el mismo necio de nombre y actitud. Abigaíl consoló al mayordomo, animándolo a no perder la calma. La inteligente mujer sabía lo que había que hacer y no perdió tiempo. Comenzó a dar órdenes por toda la casa. Los sirvientes debían reunir una buena cantidad de alimentos guardados en los almacenes de Nabal, instalaciones que contenían comida suficiente para alimentar a toda una tribu de Israel. Abigaíl tomó lo suficiente para David, sus cuatrocientos soldados y sus familias, que seguían al futuro rey en sus vicisitudes. Una vez puestos los alimentos sobre los lomos de varios asnos, Abigaíl ordenó a los sirvientes que llevaran los animales y la precedieran en el camino hacia David. Abigaíl los alcanzaría unas horas más tarde.

Ps.: imagen Pixabay free que encuentran aquí: https://pixabay.com/es/photos/torah-hebreo-hebrew-tor%C3%A1-yeshua-2902754/


ITALIANO
Una saggezza non comune: il dono di Abigail cap.XXI
-Perdona il mio ardire, padrona Abigail- seguitò il maggiordomo.
-Poichè la rovina sta per abbattersi sul mio padrone Nabal e i suoi fratelli, non ho potuto fare a meno di ricorrere alla tua saggezza. Se qualcuno può salvare la casa del mio padrone, sei soltanto tu. Come sai, con il padrone Nabal è impossibile parlare.
Ovviamente Abigail sapeva benissimo che con suo marito era impossibile ragionare. Nabal era sempre Nabal, il solito stolto di nome e di fatto. Abigail confortò il maggiordomo, animandolo a non perdere la calma. La donna intelligente sapeva cosa andava fatto e non perse tempo. Iniziò a impartire ordini per tutta la casa. La servitù doveva riunire un buon numero di alimenti conservati nei magazzini di Nabal, stabilimenti che contenevano cibo che avrebbe sfamato un'intera tribù di Israele. Abigail prese quanto bastava per Davide, i suoi quattrocento soldati e le loro famiglie, che seguivano il futuro re nelle sue peripezie. Una volta sistemati gli alimenti sulle groppe di svariati asini, Abigail ordinò ai servi che avrebbero condotto gli animali di precederla nel cammino incontro a Davide. Abigail li avrebbe raggiunti a distanza di alcune ore.

Ps.: immagine Pixabay free che si trova qui:
https://pixabay.com/es/photos/torah-hebreo-hebrew-tor%C3%A1-yeshua-2902754/

Ma ora, cari amici, quali saranno gli obiettivi a breve termine di Secondina e Mimmo? Lo vedrete nel prossimo capitolo dei quaderni civitesi...

CRONACHE DI CIVITOPIA: ESTEMPORANEO XIII
Il breve e il lungo termine
A Civitopia parlare di lungo termine lasciava il tempo che trovava, dato che specie alle soglie del quarto millennio, quel che in città v'era di più certo era proprio l'incertezza. Che non soleva risparmiare alcuna fascia di età. E se il futuro già a medio termine si rivelava incerto nel fiore degli anni, figurarsi per le terze, o peggio, quarte età, ora che grazie all'abnegante sindaco Mattia Malinverni e al suo solerte staff era nuovamente possibile raggiungere la quarta età. Circostanza che agli abitanti le cabine telefoniche dell'amministrazione precedente non era pressochè dato. Ma ora, grazie al nuovo ordine, la piaga della forzata occupazione delle cabine telefoniche s'era pressochè estinta a Civitopia. I pochi abitanti delle cabine telefoniche, oramai, vi si insediavano per scelta personale derivante da specifiche ideologie filosofiche. Ciononostante l'economia civitese era quella che era e a dispetto di tutta la buona volontà del mondo, neppure al sindaco Malinverni e al suo staff era dato operare miracoli, nè tantomeno trapiantare cervelli sapienti ai più futili cittadini civitesi che contribuivano abbondantemente allo status quo della città alle soglie del quarto millennio. In tale clima non troppo allegro, le futilità che caratterizzavano lo stile di vita di Mimmo non aiutavano minimamente il poveretto. Per il quale eventuali obiettivi a lungo termine, non che si presentassero puramente utopistici, ma pulitamente fantascientifici. Alla sua età e in seguito a una vita di stenti che per un pelo non lo avevano cacciato a vivere in una cabina telefonica da ultrasessantenne, prima che il sindaco Malinverni s'insediasse a Civitopia, Mimmo oramai non coltivava migliore scopo nella vita se non l'incontrarsi dal vivo con i suoi discutibilissimi compagni di sventura di incelforum. Entro l'anno in corso, qualora possibile. Anche se l'idea non piaceva minimamente al professor Neretti, nè entro l'anno in corso nè mai. Mimmo non era riuscito a nascondere al professore la sua frequentazione di tale cloaca online. D'altra parte, se il prof. Giandomenico Neretti era ritenuto tra le massime autorità in fatto di psichiatria e psicanalisi un buon motivo c'era.
-Queste fogne andrebbero chiuse all'istante- aveva affermato il luminare delle scienze psichiatriche senza peli sulla lingua. Il professore sapeva benissimo di che trattasse incelforum, dato che da anni e anni studiava minuziosamente il discutibilissimo movimento che vi si presentava, piaga che ammorbava il web sin dal ventunesimo secolo. -Il nostro buon sindaco ha proposto la chiusura coatta in sede di governo a mezzo video conferenza e se questo fosse un paese serio, l'avrebbero ascoltato. Purtroppo però non viviamo in Canada*.
Ma che poteva farci il povero Mimmo, se le sue vedute risultavano oltremodo limitate? Ciononostante, il professor Neretti non intendeva certo arrendersi al soffio del primo venticello: avrebbe riportato nei ranghi quel povero paziente che nella sua patente ingenuità era convinto di trovare il conforto che cercava in postacci come incelforum.
Quanto a Secondina, il suo chiaro e tondo obiettivo da raggiungere entro l'anno in corso restava sempre l'acquisto dell'agognata bici. Avrebbe innanzi tutto risparmiato sull'abbonamento dell'autobus o del tram per recarsi al lavoro o al supermercato a fare la spesa, a scanso di intemperie che la costringessero all'uso dei mezzi pubblici. Però una tantum, e il risparmio sarebbe risultato assicurato comunque. Per non parlare poi della possibilità di praticare esercizio, cosa che alla sua età si faceva sempre più importante, senza dover sostenere i costi di abbonamenti a una palestra, proibitivi per la sua fascia salariale. L'ultima bici della sua vita, Secondina aveva dovuto venderla anni addietro in cambio di qualche banconota per portare pane a tavola, quando ancora non si era insediato il sindaco Malinverni e assieme a tanti compagni di sventura come Mimmo, si stava ritrovando sull'orlo dell'occupazione di una cabina telefonica. Ma ora tutto era diverso. Roseo, avrebbe detto Secondina, che a differenza del collega Mimmo, vedeva oramai da un pezzo il bicchiere mezzo pieno.

Immagine Pixabay free, autore Clker-Free-Vector-Images (https://pixabay.com/es/vectors/agua-vidrio-medio-lleno-medio-vac%C3%ADo-297610/)

*Notizia reale: in Canada l'appartenenza a movimenti incel configura reato da codice penale sin dalla strage compiuta da Alek Minassian per emulare il famigerato Elliot Rodger, l'assassino di Isla Vista