Ricordi del mare dell'ultima estate: #untobisunto contest più estemporaneo cronache civitesi cap. XV

in Olio di Balena26 days ago

Cosa mi porto via da questa estate è una bella domanda considerando che su questo fronte è appena terminato l'inverno😆 (vabbè, terminato l'inverno si fa per dire, dato che ogni anno che passa le stagioni si fanno sempre più continentali e da un pezzo oramai viviamo quel che pare un eterno autunno. Qua bisogna comprare il binocolo, se davvero ci teniamo a vedere l'estate.😁. Formalmente è appena iniziata la primavera, ma appunto in via del tutto teorica, dato che sono tornate piogge torrenziali e per miracolo non dobbiamo seguitare a usare i ventilatori elettrici dell'aria calda (poichè nel sud del pianeta scordatevi le abitazioni dotate di caloriferi: istituzionalmente si tratta pur sempre di paesi tropicali e subtropicali, ma appunto solo sulle carte geografiche😂). Di conseguenza, la domanda per me dovrebbe essere cosa mi porto via da quest'inverno🤣. Ma poichè non mi pare il caso, facciamo che risalire all'ultima estate (che bontà sua, ci ha regalato temeperature autunnali per una buona metà stagione😄), dalla quale mi porto i ricordi delle ferie al mare (seguono foto dal mio Moto G10):
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Purtroppo non posso specificare il luogo, sempre per lo stesso discorso della riconoscibilità (minima esposizione, sempre seguendo i preziosi consigli di @garlet, ragione per cui ho egualmente evitato di caricare troppe foto che potrebbero, non sia mai, rendere il luogo riconoscibile), ma è un posto nel quale pensiamo tornare per le prossime ferie estive (e qualora possibile, traslocarci). L'area marittima è preceduta da un boschetto (gli alberi che vedete nella prima foto) che dev'essere obbligatoriamente attraversato per accedere allo specifico tratto di mare più vicino alla nostra sistemazione. Nell'ultima foto avevo voluto riprendere una gabbianella che prendeva il volo.
E ora che ne dite di dare un'occhiata a quel che Mimmo e Secondina di Civitopia si sono portati via dalla loro ultima estate civitese?
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CRONACHE DI CIVITOPIA: ESTEMPORANEO XV
In terapia atto secondo: l'estate di Mimmo
-Mimmo, cosa ti sei portato via dall'ultima estate?- domandò il professor Neretti al suo ultimo paziente della giornata in una delle sedute di psicoterapia in corso. Come sempre, quando privo della più pallida idea di cosa rispondere, Mimmo si diede la solita grattata alla pelata. Avrebbe voluto dire che si portava il ricordo di una lunghissima chiacchierata, durata tutta la notte con il moderatore di incelforum CessoAutentico e il forumino Reietto. Ma oramai sapeva bene che il professore non avrebbe affatto gradito tale trovata e gli avrebbe ribadito per l'ennesima volta che fino a quando avesse seguitato a frequentare la cloaca denominata incelforum, non avrebbe potuto aspettarsi alcun barlume di miglioramento. Anzi no, pure peggio, gli sovvenne: durante la penultima seduta, lo psichiatra gli aveva lanciato una sorta di ultimatum: tagliare i ponti con incelforum o il licenziamento. Il professor Neretti aveva ritenuto che davanti all'ostinazione del suo paziente era arrivato il momento delle maniere energiche. A mali estremi, estremi rimedi, sebbene tanta risolutezza gli conferisse fama di duro. E Mimmo, per quanto profondamente addolorato per l'imminente l'abbandono della sua oasi in mezzo a quel deserto civitese alle soglie del quarto millennio, non poteva permettersi nella maniera più assoluta di perdere il lavoro. A malincuore, l'ultimo fine settimana aveva dovuto segnare il suo post di addio. E addio pure a Crapapelata, ricordando nostalgicamente il proprio username. Incelforum non godeva certo di buona fama tra gli strizzacervelli e a ragione. Di conseguenza, neppure l'amministrazione Malinverni sarebbe intervenuta in favore di Mimmo, il quale avrebbe finito per inevitabilmente occupare una cabina telefonica a dispetto del nuovo ordine. L'addetto alle pulizie dunque tacque riguardo al suo più bel ricordo dell'ultima estate. Ma con che poteva sostituire il suo più bel ricordo per rispondere al professor Neretti? Quest'ultimo, però, a fronte di scena muta, come al solito rigirò la domanda.
-Mimmo, non hai praticato alcuna attività piacevole nelle ultime vacanze estive?
Forse fu un'illuminazione improvvisa a ricordare a Mimmo un'attività alquanto degna di nota, sia pure non ritenendola all'altezza del postare nella cloaca a cielo aperto:
-Ah, già...i giri in pineta...
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Immagine Pixabay free, autore Schwoaze (https://pixabay.com/it/photos/albero-di-legno-natura-paesaggio-3182300/)
Come al solito, invece Secondina non necessitava di alcuna psicanalisi per rallegrarsi dei ricordi estivi. L'ultimo, il reperimento di cara vecchia letteratura che era appartenuta a suo padre, ereditata dalla nonna. Il genitore e prima di lui la nonna, oltre alle generazioni precedenti per le quali era passata, erano riusciti a nasconderla per bene, date le razzie durante la censura. Ora che anche quella era stata abolita dal sindaco Malinverni e il suo team, poteva leggerla alla luce del sole. Secondina aveva iniziato con una curiosa distopia riguardante una città innominata, che per certi versi ricordava di parecchio Civitopia. Le vicende erano ambientate nel trentesimo secolo, alle soglie del quarto millennio. Giusto l'epoca che Secondina e Mimmo stavano vivendo. Che curioso: l'autrice era vissuta a cavallo tra il secondo e il terzo millennio, ma i suoi scritti, prevalentemente gialli e distopici, risultavano temporalmente ambientati di parecchio più avanti rispetto al ventunesimo secolo, fuori l'unica letteratura per i più piccini, senza tempo nè luogo preciso. Quest'ultima a parte, nessuna delle sue opere era datata anteriormente al ventiseiesimo secolo. Il libro che attualmente teneva in mano era suddiviso in più sezioni i cui scenari principali erano il reparto psichiatrico dell'ospedale comunale e un'industria di robotica. Tranne che nell'ultima sezione, non ambientata nell'innominata città, dove si risolveva un caso di omicidio, ma alcuni dei protagonisti, tra i quali l'assassino, erano presenti nelle sezioni precedenti. A Secondina aveva colpito l'immaginazione in particolare la storia di un'insegnante di italiano e latino di un liceo di scienze umane, che però non si capiva bene se reale oppure appartenente al mondo onirico oppure ancora se frutto della fervida fantasia di qualcuno dei ricoverati nel reparto psichiatrico, pazienti spesso vittime di allucinazioni, data la gravità dei disturbi dei quali soffrivano. L'ultima sezione vedeva nuovi personaggi, tra i quali una parente dell'insegnante di italiano e latino. Secondina aveva la sensazione che le vicende della cugina dell'insegnante fossero rimaste in sospeso. L'autrice le aveva scritte in maniera tale da non necessitare un seguito, ma Secondina non si toglieva dalla testa che tal seguito vi sarebbe stato, non fosse che l'autrice era morta prima di riuscire a lavorarvi sopra. Le venne allora in mente di scriverlo lei, il sequel. Vero era che Secondina, tanto quanto il collega Mimmo, possedeva unicamente la licenza media. Vero era che senza diploma e men che meno laurea si faceva ancora più duro l'entrare nel mondo della letteratura e delle arti, già che risultava pressochè impossibile perfino ai laureati senza famiglia bene inserita nell'ambiente. Se tanto quanto il collega Mimmo aveva lamentato, fino all'anno precedente, di non aver mai vissuto, si doveva al il fatto di non aver mai studiato oltre le scuole dell'obbligo. Ma ultimamente non mancava mai di istruirsi e grazie al suo notebook vi riusciva senza mettere mai il naso fuori casa. E senza mai pagare un soldo. Vero era che studiare da autodidatta non conferiva titoli, ma ultimamente aveva sentito dell'esistenza di piattaforme online che non ne richiedevano, per accettare eventuali pubblicazioni...

Ps.: la letteratura conservata dal padre e dalla nonna di Secondina (oltre che dalle precedenti generazioni) fa riferimento a pubblicazioni mie (compreso il mio e-book n.8, diviso in più sezioni e terminato, quantomeno in apparenza, da poco) che si trovano altrove (delle quali sto valutando se pubblicare o meno il sequel o i sequel qui, rilevando che questi sequel qui saranno inediti)

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immagine di proprietà della community Olio di Balena

Hai fatto bene di passare a raccontare l'estate scorsa perchè è vero, da te era invierno ora!!! Bò spero che tu abbia una bella primavera, fiorita e colorita. Intanto ti ricordi l'estate, e la prossima è più vicina per te! E anche i tuoi personaggi riflettono sull'estate nel tuo capitolo!
!LOLZ

Ho messo in risalto di proposito i miei personaggi: sono loro il fiore all'occhiello dei miei post:
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!LOLZ di ritorno😆

Cartoonist found dead in home.
Details are sketchy.

Credit: reddit
@pousinha, I sent you an $LOLZ on behalf of duvinca

(3/10)

PLAY & EARN $DOOM

eegggià, l'estate da te deve ancora iniziare. Questo post è un bel mix di ironia, leggerezza e nostalgia, ma sappiamo che sei una scrittrice e ciò che scrivi si legge sempre dall'inizio alla fine. Da quel che ho capito, anche il clima in Brasile ha subito un cambiamento.. si è mitigato tutto a temperature con medie autunnali per tutto l'anno. Da una breve ricerca ho capito che anche in Brasile le piogge non sono distribuite come in passato e che nel Sud del Brasile si osserva un aumento della frequenza e dell’intensità di eventi piovosi estremi.. proprio come qui in Romagna! ;) Saluto !PIMP

...sempre e quando inizi:
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Quest'anno ha fatto una timida apparizione a febbraio, ma a marzo è tornato l'autunno. Ora in via del tutto teorica è primavera e figurati che giriamo a tutt'ora coi giubotti e i piumoni stanno ancora sui letti (considerato che sulla carta geografica è un paese subtropicale, fatti dunque i conti😂). E parrebbe che in America centrale (tropici veri e propri) non se la passano meglio che in Mercosur: i dominicani si sono lagnati del freddo...
!BEER

Ps.: felice per i lettori come te che si soffermano sulle mie stories (punto soprattutto a quelle quando pubblico😆)

PIZZA!

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