You are viewing a single comment's thread from:

RE: La cultura e l'arte oggi: sacrificare la regina?

in #ita7 years ago (edited)

È l'ultima volta che ti faccio una domanda 🤣🤣🤣. Comunque condivido l'idea per cui alla base di una disciplina (non ci complichiamo la vita definendola scientifica o meno) che si propone in qualche modo di esaminare dei fatti di realtà non ci sia una definizione dogmatica circa l'oggetto dell'indagine (e quindi una definizione univoca di che cosa sia ad esempio l'arte) quanto piuttosto un accordo di tipo convenzionale sul sistema di concetti che tale disciplina utilizza. Ad esempio quello di polisemia nello studio del prodotto artistico. Sono sempre stata convinta che il 900, con la critica più o meno diretta alla concezione "forte" del pensiero filosofico abbia dato vita a un sano relativismo epistemologico di cui ci gioviamo anche noi parlando con una certa simpatica libertà della natura delle discipline del pensiero. Ai tempi di Hegel mi avrebbero tagliato la lingua 🤣

Sort:  

Questa certa simpatica libertà è ciò che ci serve per affrontare la cultura senza avere l'impressione di essere fuori luogo, di visitare un luogo di culto dove però non si può parlare, fare rumore, ridere, sbagliare, sperimentare... perché se ci tagliano la lingua vorrà dire che a nessuno interessa il nostro dire...🙂